Approfondimenti
La qualità costruttiva di un dispositivo laser è associata, da un punto di vista tecnologico, alle seguenti caratteristiche:
- Lunghezze d’onda specifiche di cui è composto il fascio di luce laser.
- Potenza di emissione (o di uscita) caratteristica del singolo diodo laser.
EOS utilizza diodi laser a semiconduttore (GaAs, arseniuro di gallio) per l’erogazione sia della luce infrarossa che della luce rossa, alle rispettive lunghezze d’onda di 808nm e 650 nm, con il livello più alto della potenza di emissione per singolo diodo laser (sino a 250mW, classe d’appartenenza 3B).
Tali lunghezze d’onda della luce, facilmente assorbibili da fluidi corporei (acqua e sangue principalmente), sono abili nel penetrare con profondità in seno ai tessuti biologici (sino a circa 8,5 cm di profondità per quanto riguarda la luce infrarossa) consentendo all’energia fotonica del laser di interagire beneficamente con i tessuti infiammati.
La luce rossa con lunghezza d’onda di 650 nm, interagendo selettivamente con i tessuti biologici a livello meno profondo (0,5 cm) rispetto alla luce infrarossa, è celermente assorbita dai cromofori superficiali (fluido ematico, melanina, tessuti cutanei). La reciprocità (risonante) tra la luce rossa e i sopracitati cromofori ne ottimizza alcune vitali caratteristiche:
- Miglioramento della dinamica ematica a livello del microcircolo e dell’ossigenazione del tessuto sanguigno.
- Maggiore efficienza dei meccanismi di rigenerazione e riparazione cellulare superficiale inerenti, ad esempio, all’ iter di guarigione delle lesioni da ferite.
- Azione antinfiammatoria rapida, localizzata nella zona di interazione tra il laser e la cute.
La combinazione sinergica degli effetti delle due lunghezze d'onda specifiche porta al conseguimento dei seguenti risultati: un'immediata attenuazione del dolore, attribuibile all'azione della luce rossa (650 nm), e l'avvio del processo di ripristino dell'omeostasi a partire da uno stato infiammatorio prolungato, grazie all'azione della luce infrarossa (808 nm).